giovedì 25 giugno 2009

Ora dei punti blu

Il desiderio è una brutta malattia. Perchè ti nasce dentro, cresce con te. Inutile mentire, mi sto infettando di te. In queste condizioni sono molto pericolosa.


Ultimi due righi a parte, qui ci sono alcune foto della mia attuale prigione.

10 commenti:

  1. Infettarsi di qualcuno... Bello, quando succede.

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  2. Laura: Io penso che questa è una malattia che può essere sanata solo dal "male" stesso. Non so se mi spiego. Se quel qualcuno di cui ci siamo infettati sana la nostra malattia, allora ammaliamoci pure. Ma se la malattia è destinata a degenerare... bè, non credo sia così piacevole. :-)

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  3. Edo: Rimane sempre una prigione!

    Prendimi: è una malattia piuttosto diffusa.

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  4. Ciao, mi inserisco così un po' alla vigliacca in questo scambio di battute sul desiderio. Perché è un argomento così maltrattato, quello dei desideri... Voglio qui solo mandarti una citazione, da un libro abbastanza famoso che forse conoscete. Una citazione che spero non vi faccia venire su i nervi. Eccola qua: “Se il desiderio provoca sofferenza il motivo può essere che noi non desideriamo con saggezza, o che non siamo esperti nell’ottenere ciò che desideriamo." Tom Robbins, “Profumo di Jitterbug”.

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  5. Gian Maria: "Spero non vi faccia venire su i nervi"... sembriamo così permalosi?
    Ti dirò, la tua citazione mi ha fatto riflettere non poco. E senz'altro non mi ha fatto innervosire. Mi sono chiesta se esiste un desiderare con saggezza, forse con parsimonia. Ma, ammettiamolo, come si fa a desiderare con parsimonia? Il desiderio è follia, e ci può essere saggezza nella follia? Se non si desidera con saggezza, il desiderio diventa malattia. E ci risiamo. Il mio "mi sto infettando di te" non era altro che una frase per dire che sto desiderando nel modo sbagliato, senza saggezza. Tom Robbins ha perfettamente ragione, non deisdero con saggezza e non sono brava a ottenere ciò che desidero.
    :-)

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  6. No, non sembrate permalosi. Il fatto è che è la citazione stessa ad avere un che di fastidioso, perché sembra indurre alla parsimonia, come dici tu, cosa che se poi uno legge il libro capisce che è proprio il contrario. E poi appena si mette giù la parola "saggezza" si rischia di passare per qualcuno che vuole insegnare agli altri come vivere...
    Io non credo nella negazione dei desideri, sia di matrice cristiana, induista o buddista. Non credo neanche che il desiderio sia follia. Questo magari è roba più che altro per voi scorpioncini... Il desiderio è tutto quello che facciamo, in ogni istante, per cui quando tu scrivi "mi sto infettando di te" cogli l'essenza fondamentale del desiderio, che è sempre un'infezione, sia che passi da una persona all'altra sia che uno lo riceva indipendentemente da "non si sa bene" quale sorgente esterna. Solo che forse, dico forse perché non ne ho nessuna certezza ma così mi sembra dal tuo impeto, tu parli di infezione del desiderio in relazione a eventi passionali. I quali appunto ingannano, per la violenza che inducono in alcuni. Come dire che l'acqua è cattiva solo perché ci si può affogare. Scusa per la lezione... Ciao!
    PS.
    Un piccolo consiglio da fratello di blog: perché non setti la pagina dei commenti su "pagina intera", così si può scegliere di riceve le eventuali risposte a un commento lasciato sulla propria casella email? Altrimenti tu magari rispondi e uno non è tornato a vedere se hai risposto e la conversazione si affossa.

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  7. Gian Maria: Nel mio desiderio c'erano racchiuse un bel po' di cose. è il risultato di un iniziale desiderio di parole, sorrisi, semplicità che diventa desiderio fisico fino ad arrivare al bisogno. Follia? Non saprei.

    Non scusarti, è sempre un modo per crescere e conoscere (non solo gli altri).

    PS. Vedo cosa posso fare

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  8. Di nuovo io. Ho usato questo tuo epigramma per scrivere qualcosa altrove, spero ti faccia piacere:
    http://dissimulata.blogspot.com/2009/07/la-forma-del-desiderio.html
    Ciao!

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