domenica 29 maggio 2011

Ora dei castelli

Lasciò che il sole scendesse giù e lasciasse il tutto avvolto nella luce bluastra che precede il buio. Spense la sigaretta e rientrò dentro casa, mise un vecchio cd di Gram Parsons e si infilò sotto la doccia, sperando che tutta l'amarezza potesse scivolargli via. Aveva calcolato tutto, il tempo di finire la doccia e avrebbe fatto giusto in tempo a togliere il cd, prima che arrivasse quella canzone che non aveva voglia di ascoltare. Non ne era immune. E ne era cosciente.
Ma l'acqua aveva portato via i suoi pensieri e appena mise un piede fuori sul tappeto, eccola.
Rimase l' immobile, nudo e grondante d'acqua, e cominciò a piangere. E quelle note tanto temute scivolavano via e lo abbracciavano, lo prendevano piano prima da dietro la schiena. Non credeva di piangere. Eppure eccolo là, diceva lo specchio, un fallito che piange nudo sul tappeto, non appena sente Love Hurts.

martedì 24 maggio 2011

Ora degli uffa

Io non vorrei essere così acida, a volte. E' solo che capita, lo giuro, non è colpa mia.
E poi ti ritrovi ad aver mandato male le persone senza neanche accorgertene.
E non mi piace. Non mi piace per niente.

lunedì 16 maggio 2011

Ora dei cappelli del pensiero

Mi piace quando le persone che mi conoscono poco si fidano di me.

Mi piacciono anche le persone che non mi hanno mai visto prima, e mi parlano come se ci conoscessimo da sempre.

Mi piacciono le persone con gli occhi buoni.

Mi piacciono le persone che quando spiegano una cosa, lo fanno perchè è una bella cosa spiegare a qualcuno qualcosa che non sa, come un dono. E mi piace anche quando le persone capiscono che se spiego una cosa non è per dimostrare il mio (oltretutto basso) grado di erudizione.

Mi piacciono quelli che quando mi salutano mi chiamano per nome (la maggior parte lo omette).

Mi piace quando le persone mi chiedono un parere, perchè gli interessa la risposta.

Mi piace quando le persone mi dicono una cosa su di me, e rimango sempre sorpresa, come se stessero parlando di un'altra.

Mi piacciono le persone che al telefono dicono prima Buongiorno\sera e poi si presentano, e poi tutto il resto.

Mi piacciono le persone quando abbracciano altre persone.

Mi piace quando le persone parlano dei propri sogni, e lo fanno con entusiasmo.

Mi piace quando le persone mi chiamano con un soprannome coniato al momento.

Mi piacciono le persone che mi dicono Non preoccuparti.

Mi piacciono le persone che, se ti vedono piangere, non ti chiedono perchè.

Mi piace quando le persone ammettono le loro più inutili fissazioni.

E mi piacciono le persone che ci tengono a certe cose belle, come la sincerità, la vita, il sorriso, il gelato, l'amicizia.

[To be continued]

domenica 8 maggio 2011

Ora dei migliori amici

A me piace quando, durante l'assolo di batteria, il mondo rimane sospeso.

giovedì 5 maggio 2011

Ora dei bravissima

[Breve respiro in un periodo così confuso, in un Maggio che non vuole fare il Maggio e si ostina ad essere un Marzo freddo e non troppo felice]

Succede che nel disordine ordinario di questo posto qui dove vivo, ci sia una tua maglietta. Che -è evidente- si distingue dalle altre cose, come se lei sapesse, di non fare parte di questo posto, di non poter far parte del disordine. Le altre cose in disordine se ne stanno lì sullo sfondo. Lei no. Si distingue dal disordine, come un giocatore in trasferta nello spogliatoio della squadra a casa.

L'ho presa. E mi è piaciuto da morire sentirci il tuo odore.
Mi è piaciuto svegliarmi la mattina e trovarla lì, e rubarle un po' del tuo odore.
Mi è piaciuto lasciarla in disordine con le altre cose, senza riuscire mai a metterla in disordine con le altre cose.
Ho sentito il tuo odore affievolirsi pian piano e lei adattarsi al resto. Abituarsi ad essere lasciata tra le altre cose sul letto, e poi essere spostata la sera sulla scrivania. Abituarsi a conoscere le altre cose, il pigiama arrotolato spesso al suo fianco, i fogli sparsi ovunque, le sciarpe, le borse, avrà visto la luce posarsi su dei lei al mattino, e i miei capelli spettinati.

Fino a quando, l'ho presa e l'ho piegata con cura. Ed il tuo odore era sparito. L'ho messa in borsa l'ho riportata da te. Senza più il tuo odore.
E tu l'hai presa tra le mani.

E hai avvicinato il naso. Mi hai sorriso.
E l'hai portata con te.