lunedì 31 agosto 2009

Ora dei premi Honest Scrap

E così mi godo anch'io la mia fetta di gloria. Ieri (ma l'ho scoperto solo oggi) il Nikko mi ha passato il premio-catena di S.Antonio ed io sono tanto tanto contenta.

Il premio ha delle regole e sono queste:
1) Dovete prendere questo premio e postarlo, a patto che diciate pubblicamente 10 cose di voi più o meno note, purchè siano assolutamente vere. Che cosa scriverete, sono affari vostri. Potete scrivere ciò che vi pare. Ma deve essere vero
.2) Dovete assegnare (Se volete...) a 10 blogger lo stesso premio, avvisandoli anche con un commento breve sul loro blog, che sono stati premiati e dovete dire loro queste regole.

1)Sono terribilmente attratta dalle persone dell'altro sesso con i capelli lunghi (Non tutti ma quasi, ecco) (Non che quelli con i capelli corti mi facciano schifo...)
2)Calzo 40.
3)Il mio blog è per me come una seconda casa e le persone che incontro qui sopra (o nella loro seconda casa) sono, appunto, miei vicini.
4)Ho un fratello vero e un fratello acquisito mitici, fantastici, stupendi (come mi suggeriscono) e rompiballe.
5)Adoro il cioccolato.
6)Il titolo del mio blog ha una spiegazione lunga che prima o poi mi deciderò a mettere qui sopra.
7)Il mio nick non ha nulla a che vedere con il mio nome.
8)Il mio colore preferito è l'azzurro.
9)Sabato sera ho visto un film che mi è piaciuto un casino e si chiama 21.
10)Il mio compleanno è il 20 Novembre.

La maggiorparte delle persone a cui avrei dato il premio l'ha già avuto. Aggiungo solo
Ninna
Prog
Laura

P.S. trovare dieci cose da dire è stato davvero una faticaccia!

venerdì 28 agosto 2009

Ora dei gelati alla mandorla

A cosa serve un fratello, se non per prenderti in giro fino allo stremo? A cosa serve un fratello se non per litigare e fare a botte e poi dimenticare? O per ridere per ore insieme senza motivo? O per urlarsi contro per chi deve scartare il primo regalo a natale? A cosa serve un fratello, se non per rubarti i sorrisi e gli abbracci?

martedì 25 agosto 2009

Ora dello sciabordio delle onde

E penso che questo posto rimarrà per sempre così. Blu.Blu.Blu.

Perth Road è inondata di pioggia, stamattina. Ma una pioggia che bagna senza far male, una pioggia innocente, la solita. Il bus 9X ninewells arriva puntuale come sempre, si sale e ci si siede, poi si comincia a guardare la pioggia dietro il vetro. La distesa di prati verdi, le casette piene di fiori, la cattedrale gotica con le sue punte verso l'alto e la pioggia. Su tutto, sempre la pioggia. Qui, la vita scorre sotto la sua danza, questo posto senza la pioggia perde un po' della sua magia, della sua bellezza e perfezione. Sul lato sinistro della strada il Western Cemetery, e per quanto possa sembrare macabro, a te quel posto piace davvero tanto.Fiori colorati ovunque, le lapidi tranquille e mai perfettamente dritte, l'ingresso che sembra quello di un castello abbandonato. E, ovviamente, la pioggia.

Oggi qui fuori c'è il sole, ma mi andava di prendere questo ricordo lo stesso.

giovedì 20 agosto 2009

Ora delle noci e degli schiaccianoci

Due ragazze, una con il doppio degli anni dell'altra. Due ragazze sedute sulla sabbia, ancora tiepida, mentre il sole piano piano calava dietro le dune e il mare continuava la sua danza. Eterno. Se aveste guardato negli occhi di una ci avreste trovato: Solitudine. Se aveste guardato negli occhi dell'altra ci avreste trovato: Solitudine.
-E così domani arriva lui.
-Sì.
-Chi è? Com'è?
-E' un mio amico...
-Dicono tutti così.
-No, siamo davvero solo amici. Purtroppo.
Due paia di occhi che smettono di giocare con la sabbia e si fissano, le solitudini che si incontrano, si ritrovano, si riscoprono e si confondono, si capiscono. Il rumore del mare a riempire il tutto.

mercoledì 19 agosto 2009

Ora delle sdolcinaterie sdolcinate sdolcinatose

Aspetta. Su dai un attimo fermati e ragiona. Ragiona come una persona normale. Come? Non ci riesci? Non riesci a mettere insieme due parole dopo più di un mese da raccontare? E dove sei con la testa? La pancia, lo stomaco, che? Non ti riconosco. Mio dio che ti hanno fatto? E quel sorriso ebete? Non hai fame? No, dico, NON HAI FAME? Cavolo, ragazza, stai messa proprio male. Ma male male male.

sabato 15 agosto 2009

Ora dei puf

Il sole se ne stava li', a mollo nel mare argentato. Si possono dire tante cose, si puo' dire immensita', perfezione (pura e sacra), equilibrio, pace. Ma non si potra' mai dire tutto. Mai. Un breve attimo di pace. Fugace. Un secondo, lo guardi ed e' gia' andato via. Veloce, da togliere il fiato. Un attimo solo. Il sorriso di un amico, il tramonto in mezzo al mare, la tua voglia di essere, cio' che hai lasciato, cio' che non vuoi lasciare, il futuro, il passato, il presente, le paure, tutto -tutto- in quell'attimo sparisce. Dissolto. Portato al largo dalle onde del mare. La figura di una barca all'orizzonte, movimento impercettibile dell'icona sacra davanti ai tuoi occhi. E tu. Sulla sabbia. A contemplare il sole, il mare, l'equilibrio. Bello non e'. E' meraviglioso. Soprattutto quando il sole sparisce e tu ti accorgi che un frammento di tutto cio', ti e' finito dentro.

lunedì 10 agosto 2009

Ora dei quarti d'ora di panico

-Domani partiamo. E tu vieni con noi.
-Dove e per quanto tempo.
-Turchia. Una settimana.
-Bene. Devo accendere il computer.
-Poi fai la valigia.
-Va bene.

venerdì 7 agosto 2009

Ora delle piadine al prosciutto crudo

L'altro giorno ero seduta sul dondolo con un'amica.
-Oggi voglio tante cose.
-Cosa?
E giù a scrivere una lista sulle note dell'I-phone. Mi permetto, senza un motivo preciso, di riportare qui la lista dei miei voglio.
1 Gatto
1 Gelato ai gelsi rossi
Tornare in Scozia
1 Frappucino al cioccolato
Lavorare alla Starbucks
1 Maglietta dei Nirvana
1 Maglietta con su scritto I Love Shoes, Bags and Boys.
1 Mojito
Cantare
Lui
1 Smalto bordeaux non troppo scuro
1 Birra
Cambiare i colori del blog

-Questo non lo scrivo.
-E perchè?
-Sono mesi che dici che vuoi cambiare i colori del blog.
-Questa volta faccio sul serio.
-Oh, no.
-Oh, si.

giovedì 6 agosto 2009

Ora dei gavettoni sul prato

Una sera d'estate, con tanto di luna piena sul mare che continua la solita cantilena sulla riva. Sembrava un quadro, un momento di perfezione tanto che ci si domandava se fosse possibile ma -ma- a rovinare il tutto una figura che si muove, zoppicando, barcollando, a piedi nudi sulla spiaggia. Sembrava una danza, ma una di quelle danze con un fascino diverso, ondeggiante, libero da ogni schema. Il riflesso della luna sulla bottiglia vuota che portava in mano, con il suo ondeggiare grazioso. Si ferma. Faccia a faccia con il mare. Che fermo non sta.
No, non è pazza. E' solo giovane. Ci si passa tutti, prima o poi. Si barcolla a piedi nudi sulla spiaggia di sera senza un perchè, si vive cercando di capire il perchè della vita, senza capirlo mai. Tutto qui.

mercoledì 5 agosto 2009

Ora dei coltellini nel calzino del kilt

L'aereo che parte. Il rumore dei motori. Le luci spente per un istante. Gli occhi socchiusi, un po' per la stanchezza, un po' per la sensazione di sconfitta. Ha vinto lui, il tempo, sfuggendomi di mano. Ha vinto lui, anche 'sta volta. Coming back home. Già, casa, ma questa volta non ha un sapore così dolce. Non vedo nessun pro sotto la voce Tornare a casa. Nessuno. Neanche le persone che sono lì. Persone che mi vogliono bene, e quando scenderò da questo aereo mi abbracceranno e mi chiederanno com'è andata. Ma il fatto è che a casa, io non vedo nessuno che mi aspetta. Dico proprio aspettare sul serio. Chiamatelo egocentrismo, va bene.

Una foto. Passare in rassegna tutti i bei momenti, giorno per giorno, sorridere e ricordare, ripercorrere con il dito questo breve spazio di vita. Sono stata bene.

Un paio di occhi blu. Color piscina. Che mi entravano dentro. Che ridevano. Che scherzavano. Che ballavano e poi sparivano mentre io. Io. Lì ferma immobile a perdermici dentro. Con un sorriso diverso, vero, che credevo impossibile. Credo che me li porterò dentro, quegli occhi lì. Ma c'è sempre tempo per raccontare, una cosa per volta, lo prometto, se sarai qui ad ascoltarmi ti dirò tutto. E mischiare il ricordare al vivere, un po' per volta, piano piano.

Tempo, sai, ora che sono qui non mi frega più niente di te. Prenderò quello che mi serve e il resto, forse, lo regalerò ai ricordi.

Bentornata a casa. Bello, sentirselo dire. Grazie. E cerca di vedere i lati positivi. Qui c'è il wifi, il blog e tutta la grande famiglia di blogger che leggo e commento, il mare, e un'ottima cucina. (Without onion, please!)