sabato 27 febbraio 2010

Ora delle sciarpe ritrovate

Distesa per terra, sulle pietre di un'aia in mezzo al campo, una bambina. Le venivano le vertigini, era troppo grande il cielo... le sembrava di volare. Le si mozzava il fiato davanti a tutta quell'immensità che la schiacciava e che voleva entrare dentro di lei. I movimenti delle nuvole bianche e quelli della sua mano, che disegnava nel cielo son un dito e poi passava la mano aperta per cancellare i suoi disegni. Una lacrima le comparve sul viso, solitaria. E il dito disegnava tra le nuvole il tuo nome. Poi lo cancellava, ma le nuvole ormai l'avevano assorbito, ce l'avevano dentro, e la sua mano aperta non serviva più a niente. Aspettò la pioggia, e quando cadde lei voleva prenderla tutta e cancellarla, per cancellare insieme a lei il tuo nome. Però i suoi calcoli furono sbagliati. Perchè la pioggia la rapì, le si infiltrò tra i capelli e tra i vestiti, e con la pioggia il tuo nome le si impigliò nel cuore. E così come il cielo in cui volava diventò scuro all'improvviso, così le si incupì lo sguardo e il cuore diventava sempre più nero, fino a che il dolore non si impossessò di lei e la pervase totalmente. Stava crescendo e il peso del cuore nero cresceva sempre più. Se ne stava sempre sotto la pioggia sperando che prima o poi si riprendesse quello che le aveva lasciato nel cuore. Ma la pioggia non poteva fare più niente.
Passò il tempo e imparò a portarsi dietro il suo cuore, nascondendo la fatica dietro a un sorriso. Poi un giorno pioveva e lei era come sempre a contemplare la pioggia ad occhi chiusi e tornasti. Dal nulla, dallo scrigno dell'oblio, tornasti. Eri stato nel cielo e tra le nuvole, per poi finire dentro di lei... La tua mano aperta all'altezza del suo cuore come per cancellare, come per cancellarti...

4 commenti:

  1. ma qua si cambia deh! colori formato nome, vita nuova insomma :)

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  2. Nikko: Da quanto tempo!!! essì, ho cambiato un bel po' di cose... piace?

    Bionda: il seguito è ancora tutto da vedere :-) per ora lasciamo alla fantasia.

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  3. Piace piace, ma tu rimani Sapo per il sottoscritto.
    So vecchio e abitudinario oramai...:)))

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