venerdì 4 settembre 2009

Ora delle porte che scricchiolano

Sera. Una decina di ragazzi seduti su un prato. In silenzio. Il palazzo della musica, è da lì che veniva il suono, e se ti mettevi in punta di piedi riuscivi a vedere l'orchestra che suonava dietro la finestra. Vedevi le pareti di stoffa verde chiaro con dei riccioli rosa pastello, i quadri antichi con le pesanti cornici dorate e i lampadari sbrilluccicanti, la signora con il vestito rosso che osserva silenziosa l'orchestra che si esercita, la faccina dolce della ragazza che suona l'arpa, con i capelli raccolti. Osservavi tutto come se fossi un bambino. Per stasera hanno quasi finito, è per concludere la serata e rilassarsi un po', l'orchestra suona una di quelle canzoni che mette allegria, che balleresti intorno al fuoco con gli amici.
-Balliamo.
-Sei impazzita?
-Dai balla con me.
E poi ti ritrovi a ballare su un prato, e di ballare tu non sai ballare, saltelli qui e lì. La direttrice d'orchestra che vede due ragazze ballare al di là del vetro, lì sotto le stelle, e sorride. Sorride. E sorridi anche tu.

4 commenti:

  1. Nikko: Ogni volta che cerco di scrivere un ricordo mi chiedo se riesco ad esprimere tutto come vorrei. Se sorridi, credo di esserci riuscita. E sono davvero contenta. :-)

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  2. Io credo che tu ci riesca davvero bene :-)

    ps. la Moleskine come si deve l'hai comprata?

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  3. Laura: :-)
    Ancora no... ma prima o poi lo faccio...

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