mercoledì 7 settembre 2011

Ora degli straccetti

Come un bambino che ha impiegato una mattinata intera della sua giovane vita a costruire un castello di sabbia. Ha progettato tutto nei minimi particolari, ed ha rifatto venti volte il ponte sulla sinistra perchè il suo compagno di giochi si ostinava a poggiarci il suo bel popò sopra. Ha anche trovato dei bastoncini tutti uguali per il ponte levatoio. Ma ora è tutto finito, il grande capolavoro della sua vita è completo. Non sa se nei decenni che gli rimangono da vivere farà mai una cosa così bella. Si sente soddisfatto. Corre dalla mamma e comincia a tirarla per la gamba, Devi venire, DE-VI VE-NI-RE!!! Torna lì dal suo capolavoro e... un cumulo di sabbia bagnata. Oh porca miseria.
Più o meno così.
Anzi no. Non come un bambino deluso perchè il suo castello di sabbia è andato a farsi un bagno.
Come un adulto, che nonostante abbia visto sgretolarsi migliaia di castelli di sabbia, ne costruisce uno impiegando una mattinata della sua vita. E poi...un cumulo di sabbia bagnata.
Esattamente così.
Insoddisfazione.
La gallina che non riesce a fare l'uovo. La ciambella senza buco. La formica che torna e trova la sua reggia distrutta da un piede di bambino.
Oh porca miseria.
La soluzione?
Se hai forza di volontà da vendere, ti metti e ricominci. Altrimenti passi con me il resto del tempo a piangerti addosso. Poi passa. Poi occorre ricordarsi che non tutte le cose sono state create per farti del male. Perfino il mare che distrugge il tuo castello.
E allora l'insoddisfazione e il senso di fallimento annidato sul cuore di sbroglia e si scioglie.
 E crolla il velo nero davanti agli occhi che è capace di farti confondere una nuvola bianca per una nera, un ramo per una vipera, un amico per un ladro, un amore per un assassino.


2 commenti:

  1. Oggi leggo solo cose che mi fanno piangere. Ho le lacrime bloccate in gola da qualche giorno e avevo bisogno di buttarle fuori.
    Grazie.

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  2. Calzino: E' meraviglioso liberarsene. :-)

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