giovedì 12 gennaio 2012

Ora dei piedi freddi

(Post ad alto contenuto di glucosio, stare alla larga se tendenzialmente diabetici)


Giorni che scivolano e si portano addosso un'inquietante vuotezza.
Come una stanza con le pareti bianche.
Come una stanza vuota con le pareti bianche.
E senza musica.
Ecco come.
Senza musica.
Senza soffio vitale.
Andiamo via. Su, dai, andiamo via. Mangeremo bacche e sogni. E non sapremo mai se è Sabato o Mercoledì. Andiamo via. Vediamo il mondo e riempiamoci gli occhi di ogni emozione. Corriamo. O rotoliamo giù per le colline con la stessa felicità dei bambini. Se ci vien voglia di farlo. Cantiamo. E ordiniamo alla gente di cantare con noi. E balliamo, senza saper ballare. Non importa.Fermiamoci ogni giorno a cercare nuovi colori nel tramonto. E contiamo le stelle, e se non ci sono allora contiamo le nuvole. Sfidiamo il tempo intero, perdendo gli orologi.
 Casa sarà dove saranno i nostri abbracci.
Quindi andiamo via.
Non per sempre.
Poi, dopo un po', credo mi piacerebbe tornare.
E allora saranno stanze piene di cianfrusaglie e con le pareti colorate.
E con la musica.
Ecco come.
Con la musica.

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