domenica 9 ottobre 2011

Ora dei treni persi

Gli stivaletti sporchi e rovinati raggiunsero incerti lo sgabello. La gonna nera, lunga e stretta, non nascondeva quella sua magrezza, e il top rosa pallido le lasciava scoperto l'ombelico, e il ventre piatto. Anche il resto, il collo, il viso, lo sgardo, avevano quella tristezza e quella magrezza. Gli occhi - portava quel corpo senza conoscerne bellezza. Fissava le linee del legno per terra, con il volto all'ombra della lampadina sul soffitto.
-Io li odio. Odio quei loro sorrisi, finti, come la collana che le ha regalato a Natale. Tre euro. Aveva nascosto l'etichetta tra le robe sporche. Odio quel loro finto amore, finto interesse, finta dolcezza, come quando al cambio di stagione lei mi regala le robe smesse della Cate, quelle più brutte e rovinate, le migliori sono destinate all'orfanotrofio, per farsi gentile davanti alle amiche, finte, come tutto il resto. Odio la loro finta bella casa, che pulisco e conosco da cima a fondo, finta, inutile, come tutto il resto. L'unica cosa vera...-
Puntò gli occhi dritti in avanti, rabbiosi, guardò al di là del palco, tra la gente, tra i bicchieri di rhum. Sollevò la gonna e scoprì le gambe, scarne.
-L'unica cosa vera sono i miei lividi. E il silenzio. Quando lei parla di suo figlio, dice che è un bravo ragazzo, si dà tanto da fare, è così assennato. Assennato, ho scoperto cosa voglia dire. Dice che la riempie di orgoglio. E poi si allena, oh come si allena, sempre tra la palestra e i libri. Un metro e ottanta di uomo. Un metro e ottanta di schifo. Sanno tutti in casa cosa succede, quando siamo soli. Una volta ho lasciato una macchia di sangue in salone, visibile, sul pavimento scintillante. Silenzio. All'inizio. Poi peggio.-
Alza gli occhi sul soffitto, oltre, nel vuoto, o forse chissà dove. Di sicuro non erano più in quel vecchio bar.
-Scappare? sì, certo, per andare dove? Come vivere? ... Prima o poi andrò via. Prima o poi avrò una casa vera, anche se piccola, ma vera. Avrò un amore vero, amici veri, veri sorrisi. Dimenticherò lo schifo di questa vita. Prima o poi studierò. E farò veri regali, e riceverò vere attenzioni. Vera gentilezza. Prima o poi. Persino le collane, se pur di plastica, saranno vere. Prima o poi.

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