martedì 14 dicembre 2010

Ora del riso soffiato e mou

Perchè nel comò in fondo al salone della vecchia casa della nonna, lì, quello sempre in penombra perchè tanto non ci arrivava mai nessuno, lì... c'era lo spiritello cattivo.
E ogni volta che dovevo passare dal salone, giravo la testa per non guardarlo, e tremavo e il cuore mi saliva in gola.
Paura.
Cosa c'è dietro quegli alberi? Cos'ha fatto quel rumore in cucina? Il vaccino? No, le siringhe no, non mi piacciono.
Paura.
Ci viviamo dentro. E siamo pronti a mandare male chiunque ci spinga ad affrontarla, come se, puf, passasse. No, non è proprio così che funziona. Se chiudi un claustrofobico in una scatola, state pur tranquilli, non guarisce.
Ma. Come tutto ciò che è stato progettato, anche la paura dovrà pure avere uno scopo. Un po' come il dolore. Serve.
Certo, non deve diventare patologia.
Io, la paura, non so come si curi. Nonostante io e la paura siamo pappa e ciccia, proprio non lo so, come uscirne.
E la mia paura non si ferma al comò della nonna, o alle siringhe. No.
Ho paura degli sguardi della gente, parlano troppo.
Ho paura del mare, quando non vedo il fondale.
Ho paura del futuro.
Ho paura della solitudine.
Ho paura di dire ti voglio bene.
Ho paura di lasciarmi cadere all'indietro.
Ho paura di non essere abbastanza.
Ho paura di un'altra miriade di cose, che non basterebbe un trattato, per scriverle tutte.
Fatto sta, che alcune di queste sono proprio scomode.
Come quella di amare,
punto.

9 commenti:

  1. Bene, posso dirmi soddisfatta! Evviva il riso soffiato e Mu.
    La prossima volta io voglio quella alle noccioline o con le banane!

    CC

    RispondiElimina
  2. "Fear is a man's best friend"..

    http://lavolpeballerina.blogspot.com/2010/12/john-cale-fear-is-mans-best-friend-1974.html

    Bello, ma ho trovato un po' verbosa la prima parte. Molto bello il finale invece!

    "We're already dead, but not yet in the ground..."

    RispondiElimina
  3. Benny: Io quella al cocco, sicuro.

    Volpe: Che significa un po' "verbosa"? :-)

    RispondiElimina
  4. John Cale era il bassista e violista dei Velvet Underground (quantomeno nei primi due dischi), in seguito ha collaborato ancora con Lou Reed e con molti altri artisti.

    "Verbosa" nel senso di prolissa, artefatta! Nella prima metà sembra che tu sia un po' lì a rimestare, non la trovo scorrevole!

    Oh be' prima o poi un difetto in un post te lo dovevo trovare... :p

    RispondiElimina
  5. ma no! non è verbosa per niente, né tantomeno prolissa o artefatta, casomai è un accenno di narrativa "lirica" (che a certi non va giù, ma non importa).

    RispondiElimina
  6. dira è meraviglioso. soprattutto l'Incipit. ti consiglio di usare lo "spiritello cattivo" come protagonista per un eventuale racconto di scrivoanchio.it. attizza un botto! altro che verboso!...riempi di aggettivi ed azioni questo spiritello...;)

    RispondiElimina
  7. per la cornaca dira, Daniela Della Corte ha un altro blog da seguire che sostituisce quello precedente.ed è questo. seguimi di qui se ti va.io ti aggiungo fra i blog nda seguire

    RispondiElimina
  8. Volpe: Oh i difetti sono ben graditi, è questo lo scopo principale del blog, sapere cosa ne pensa la gente :-)

    Gian: Da quanto tempo! Finito di scrivere il libro, tu?

    Daniela: :-) Credo proprio di non partecipare al concorso, la riunione non mi ha convinta per nulla... e il libro ha dato il colpo di grazia, visto che sono stati selezionati adolescenti in crisi che scrivono alla Moccia maniera! Tu partecipi?

    RispondiElimina
  9. sì, cara, il libro è fuori da qualche mese: http://www.acrilirico.info

    - ma se non mi faccio vivo io, tu col cavolo... ;)

    RispondiElimina