venerdì 26 novembre 2010

Ora dei cappelli con i pon pon

"Perchè tu possa chiamare qualcuno che non senti da una vita e mezzo, solo perchè ti va, perchè stasera hai voglia di dirgli che hai preso un bel voto in chimica e sei felice, perchè ti va di parlare, perchè ti va di piangere, perchè ti va di dire stronzate. Perchè non dobbiamo dimenticarci di avere la possibilità di farlo, di riprendere amicizie lasciate un metro e mezzo fa, perchè dobbiamo scegliere di avere tempo e voglia per combattere. Contro la vita? Contro noi stessi?

6 commenti:

  1. Ciao Dira... è da un pò di tempo che leggo il tuo blog e volevo farti una domanda: quello che scrivi è puro frutto della tua immaginazione o in qualche modo ha un legame con con le tue esperienze personali?..perdonami se sono troppo curioso..
    non so il perchè.. ma mi ritrovo sempre nei tuoi post!

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  2. Anonimo: La risposta è che io e la mia immaginazione siamo suppergiù la stessa cosa. Ed io sono ogni mio post, anche se spesso non mi accorgo di quanto di me metta nelle mie storie. Comunque, evitando le risposte ambigue anche se vere, questo post deriva da esperienza personale, se proprio lo vuoi sapere. Fa piacere che tu legga i miei post e... farebbe piacere anche, la prossima volta, non chiamarti più Anonimo.

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  3. Non è questione di quanto si è lontani l'uno dall'altro, ma del fatto che, per quanto distanti, si continui a guardare l'uno verso l'altro.

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  4. Volpe: Il problema non è la lontananza, per lo meno non quella fisica.

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  5. Infatti, infatti. Concordo, non si era capito? ;)

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