giovedì 28 ottobre 2010

Ora dei voli

[Bene, siamo giunti alla quarta donna dello sbagello, ora urge un titolo per una nuova etichetta... si accettano proposte!]

I piedi dalla pelle bruna avanzarono sul legno, e le dolci curve del corpo, e il viso -il viso- ogni cosa faceva di lei una donna bellissima avrebbero detto in molti, ma fu una la parola che uscì dalle bocche dei bianchi americani, con ribrezzo, Messicana. Le labbra carnose, rosse, il naso, gli occhi scuri e i capelli, all'indietro, come un'indiana. Si sedette sullo sgabello, puntò gli occhi verso il basso, e senza alzare mai lo sguardo...
-Oh, Susanna, non piangere per me...
cantava. Con un filo di voce, e muoveva lentamente la testa.
-Cosa mai ne sapete, voi, della polvere del deserto? Cosa mai ne sapete voi, del sangue, e del cadavere di vostra figlia tra le braccia?
tese le mani in avanti, come per mostrare qualcosa, qualcosa che non c'era.
-Ma la morte non è che salvezza. Quando porti una condanna, sulla pelle. Se varcate il confine con il regno della polvere, e non è casa vostra, tornate indietro. C'era una bambina bianca. Aveva le trecce bionde e l'innocenza tra le pieghe delle labbra...
Lente, sul viso, lacrime.
-L'avevano presa due giorni prima ed ora era lì, davanti a me, terrorizzata. C'era anche un'altra bambina. Ma questa aveva la pelle scura, e gli occhi grandi. Ricordo il suo peso nel ventre, mentre scorreva il sangue dentro di lei, sangue... che già non poteva che essere condanna. Ricordo il vecchio, il cui stesso sangue malato mi scorre nel corpo, ricordo il vecchio, pazzo, afferrare la pistola e sparare un colpo, due, verso il corpicino bianco, gridando al cielo di rabbia. Ricordo il corpicino che sussulta e cade a terra. Le mie mani che non sapevano cosa toccare, disperatamente, su quel vestito azzurro macchiato di rosso. E ricordo un altro colpo, partito per sbaglio, e ricordo un altro corpo, che sussulta prima di cadere a terra, e mi guarda, con i suoi occhi grandi, mi guarda. Urlo. La prendo in braccio.
Tra la polvere del deserto c'è una bambina. Che non ha più vita. Ma ditemi se è forse questa, la vita, quando è orrore oltre il confine e squallore nella tua terra. Cosa ne sapete, voi, della polvere del deserto?...
Alza gli occhi, i grandi occhi scuri, che ora guardano, eccome se guardano, puntati in avanti. Con rabbia. Poi d'un tratto, si ripiegano verso il basso.
-Oh, Susanna, non piangere perchè... ho lasciato l'Alabama per restare insieme a te.

7 commenti:

  1. a me non piace un gran che la nutella. de gustibus non disputandum est, Dira!

    sul post... non l'ho capito. non significa che non abbia un senso, solo che lo sto cercando.

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  2. Volpe: A parte gli errori che ho corretto solo oggi dato che questo post è stato scritto di fretta e in preda al sonno, credo che sia doveroso spiegare che 1)Si parla del Messico
    2) Gli americani considerano i messicani come animali e per loro la vita al di fuori del loro paese (quindi in America) diventa impossibile.
    3)Ma è altrettanto impossibile vivere in Messico.
    Altri punti oscuri?

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  3. Avevo immaginato che si trattasse del Messico, comunque non sono sicuro di avere capito la dinamica dei fatti a cui pensa la donna. C'è una bambina bianca che viene uccisa da un vecchio pazzo: il padre della donna, il marito della donna? Poi un colpo per errore uccide anche la figlia di lei. E lei che fine ha fatto? Ballerina e cantante in uno squallido locale di uno Stato del Sud? Prigioniera di un bordello? E che fine ha fatto la figlia?

    ^^'

    Peraltro, che è la "quarta donna dello sbagello"???

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  4. Volpe: Perdonami, ecco: http://pensieriverticali.blogspot.com/2010/02/ora-delle-colonne-in-testa.html, http://pensieriverticali.blogspot.com/2010/01/questa-e-la-seconda-donna-che.html, http://pensieriverticali.blogspot.com/2009/10/ora-dei-bruchi-viola.html :-)

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  5. Mi intrometto nella conversazione e chiudo subito.
    Le donne.Gli occhi. La vita.
    Dal film...storie di donne sull'orlo di una crisi di nervi..."Sono stufa di essere buona".

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  6. Io proporrei 'Le donne dello sbagello'
    Sbagello è una parola che ha molto fascino,secondo me.

    Da lodare,ovviamente, la mia fantasia v.v
    anche il Mister e la mia prof di arte me lo dicono sempre xD
    B.

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