lunedì 4 ottobre 2010

Ora degli uomini saggi

Con il tuo permesso, stanotte mi sistemerei al tuo fianco,
ma non troppo vicino, quanto basta per poterti guardare un po'.
Ma non troppo lontano, quanto basta perchè tu possa sentire la mia voce
mentre piano
ti sussurrerò qualcosa, una favola, una poesia (no, ecco magari una poesia no), o magari una filastrocca (ricordi?), o forse una storia... forse la mia.
Mi piacerebbe sapere che mi stai ascoltando, ma forse sei stanco e ti sei già addormentato, o forse stai già pensando a domani...
in ogni caso sta' tranquillo, non importa, non chiedo di più che un posto, stanotte, non troppo vicino e non troppo lontano da te.
Mi piacerebbe poi sentire la tua voce, ancora un po', di' pure quello che ti pare, anche se non è una favola o non è una poesia (...), o una filastrocca, anche se non è una storia, ma una parola sola, va bene anche Zucchina (ina), va bene anche Ho sonno, o Ho fame, va bene anche Ti amo. O forse no, sì insomma, meglio di no, io son di indole sdolcinata, non vorrei ci cascassi anche tu.
Se poi non ti va di dire niente, sta' pure certo che non mi stancherò di buttarti addosso le mie migliaia di parole inutili, come sempre, e tu, come sempre, dovrai sopportarmi.
Quindi, sempre con il tuo cortese permesso, stanotte mi sistemerei al tuo fianco, non troppo vicino e non troppo lontano, in modo da poterti guardare e in modo che tu possa sentirmi (ma se non vuoi non fa niente, non vorrei morissi di diabete) mentre sussurrando...

3 commenti:

  1. ...te lo ha poi dato il permesso? :)

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  2. Calzina: Oh, non crederai mica che abbia osato chiederlo seriamente! D'altronde il blog serve anche a questo... essere e non essere se stessi allo stesso momento...

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=NQcj0r9VHec

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