domenica 1 novembre 2009

Ora di ciò che va bene così com'è

L'aria buona da un po' alla testa, è vero. Ogni volta che sono andata lì, sono tornata a casa puntualmente con il mal di testa. Forse perchè era piena di tanta felicità e stanchezza. Eccomi di nuovo qui, con il mio bel mal di testa e la tazza del tè affianco, perchè è stato solo un colpo di vento, il solito. Ci sono certi posti che cambiano con te, ti hanno vista bambina, ti vedono crescere e cambiare, ogni volta che ci torni li vedi con occhi diversi e allo stesso tempo con gli stessi occhi di quando eri lì per la prima volta. C'era vento e faceva freddo (fa sempre freddo, lì) ad accoglierti c'erano le galline che scappano via quando scendevi dalla macchina, alzavi gli occhi e rimanevi imbambolato di fronte al verde dei prati e al colore della terra, le pietre grige dell'aria ed il bianco delle pecore. Dietro di te la vecchia costruzione bianca e la gente che parla e si saluta e sorride e porta teglie di pasta al forno, spaghetti con le cozze, pollo con le patate, focacce e tanta allegria. Poi ti ritrovi a correre sul prato e ad inseguire le pecore, ridendo e urlando con quegli amici che sono cresciuti insieme a te e a quel magico posto. Bello. Semplicemente. Bello.

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