martedì 6 ottobre 2009

Ora dei conigli rocker

Lo strimpellio di una chitarra disillusa e una voce impercettibilmente perfetta, che usciva da una testa che si buttava da una spalla all'altra, i piedi che battono il tempo e gli occhi strizzati al momento di un acuto improvvisato. Prima la testa, poi tutto il resto comincia ad ondeggiare a tempo, scalciando e muovendo i fianchi, sollevando le spalle, schioccando le dita, facendo giravolte, prendendo sotto braccio la vita e costringerla a ballare insieme a lei. La chitarra che accenna un sorriso, e si fa più allegra, fino a prendere il ritmo giusto, quello che non smetteresti mai di farti girare e rigirare nella testa. Nell'aria quella magia e la bellezza che hanno le cose senza senso, quelle in cui tutto è euforia, energia, quelle che ti riempiono il cuore di serenità e voglia di vivere e di scuotere ancora di più la testa, e a girare sempre più veloce, e ad urlare, e cadere, ed agitare le braccia verso il cielo e urlare alla luna di venire a ballare con te.

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